formato 14,8 x 21
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interno bianco e nero
In un mondo relativamente pacificato, nel quale umani, elfi e nani convivono intrattenendo rari contatti, il più delle volte ignorandosi e certo non cooperando, si manifesta all’improvviso – all’improvviso per tutti, ma non per i saggi che da tempo lo avevano previsto e ne erano in attesa – il “Movimento”; si tratta di un fenomeno puro, ineffabile, senza causa né ragioni apparenti. Esso sembra finalizzato a produrre una specie di regressione da un primo tentativo di affermazione di un ordine razionale sulla Natura ad un caos devastante che da sempre persiste e sopravvive, soggiacente e occulto, al di sotto di ogni passo auto organizzante della vita intelligente.
Come se la Natura non tollerasse – se non entro certi limiti da essa stessa tracciati, e la cui ampiezza permane misteriosa – l’Hibris, la tracotanza, che il crescere, il proliferare, l’affermarsi delle oggettivazioni della Ragione tentano di imporre a Madre Terra.
Questo “Movimento” pone gli esseri intelligenti – dotati o meno di poteri magici - gli uni contro gli altri, per il mezzo di un’azione ineludibile e insieme incomprensibile, che, con ogni evidenza, li soggioga e li orienta. Sono condotti da una forza ancestrale che li abita e li determina a loro insaputa: in questo modo sono portati a scontrarsi e a distruggersi fra loro, con il risultato di ripristinare inintenzionalmente quella situazione pre-logica che appare prevista e finalizzata al mantenimento di una condizione di equilibrio immodificabile.
Immodificabile se non in un caso: ovvero con l’avvento di una figura “messianica” che giunge da un’altra dimensione e avvia un processo di ricostruzione della vita e della realtà stessa.